Aziende

Prinoth, energia pulita per le piste da sci

11 Ottobre 2022

Una nuova generazione di battipista a idrogeno per la transizione green nell'industria del turismo

L’innovazione è una strada che non si ferma mai. E in cui a ogni passo ne segue un altro che porta ancora più avanti. E così via. Ne è una dimostrazione la Prinoth, sede a Vipiteno, parte del gruppo HTI, e la sua ricerca sui gatti delle nevi a propulsione verde. Dopo il battipista elettrico, e la prima versione di quello a idrogeno presentato due anni fa, adesso è la volta del nuovo veicolo a idrogeno in casa Prinoth. Si tratta del Leitwolf h2Motion. La  prima versione era alimentata a idrogeno ma attraverso una cella a combustibile. La più recente, invece, è dotata di un motore a combustione interna. Un modo per contribuire alla transizione ecologica nel campo del turismo invernale.

Una ricerca lunga quattro anni

Il nuovo Leitwolf H2 Motion è il frutto di un lavoro di ricerca di circa 4 anni. Fatica e impegno premiati dai risultati. L’ultimo prodotto, grazie allo sforzo dei tecnici e alle innovazioni apportate, ha prestazioni migliori in termini di efficienza e autonomia rispetto al primo battipista a idrogeno.

La commercializzazione è il prossimo passo

Per l’ultimo nato a idrogeno, la commercializzazione è il prossimo passo. Ma per arrivarci servirà ancora un po’ di tempo. I primi esemplari dovrebbero essere acquistabili tra un paio di anni. Il primo battipista a propulsione pulita, quello elettrico, è invece già arrivato sul mercato.

La collaborazione con Iveco per il motore

Il motore a combustione interna a idrogeno è il frutto della collaborazione con il gruppo Iveco e in particolare con FPT Industrial. Il propulsore che ne è derivato è un sei cilindri da 13 litri capace di erogare 460 CV (338 kW) e 2.000 Nm di coppia. Il motore è simile a un motore diesel e garantisce le medesime prestazioni. L’unica differenza sostanziale è il serbatoio del carburante: l’idrogeno è immagazzinato in cinque serbatoi montati sul retro del veicolo, che ne prolungano di fatto l’autonomia, salita ora a seguito dei primi test effettuati ad oltre tre ore.

Un passo verso la decarbonizzazione della flotta

Klaus Tonhäuser President PRINOTH Group

Klaus Tonhäuser, presidente Prinoth

Sia che si tratti di una cella a combustibile a idrogeno o di un motore a combustione di idrogeno, il Leitwolf h2Motion è stato progettato principalmente per la preparazione delle piste nei grandi comprensori sciistici, grazie alla sua potenza e alle sue dimensioni. L’obiettivo è di  arrivare gradualmente a una flotta carbon free. Prima con l’Husky eMotion elettrico, già sul mercato, e ora con i due prototipi a idrogeno, Prinoth, guidata dal presidente Klaus Tonhäuser e che quest’anno ha celebrato i 60 anni di attività, continua con forza nello sviluppo di battipista sostenibili e privi di CO2.

 

Elettrico e idrogeno per un futuro più green

“Ma il nostro impegno sul versante della sostenibilità si declina soprattutto nel supporto fornito ai nostri clienti impegnati a raggiungere i propri obiettivi green – afferma Horst Haller, amministratore delegato Prinoth – Inoltre per i nostri veicoli più piccoli e per alcune applicazioni specifiche, le soluzioni a motorizzazione elettrica sono la strada da percorrere. Mentre per i nostri veicoli di più grandi dimensioni, è sicuramente l’idrogeno una delle soluzioni per il futuro”.

Uno dei battipista della Prinoth negli anni Sessanta