Aziende

Una “casa” in tempi record per la diagnostica

26 Febbraio 2024

Realizzare le sale in cui inserire gli enormi macchinari per Tac o Risonanza richiede perizia e capacità per ridurre l'attesa dei pazienti. La Costruzioni Repetto si è specializzata in questa nicchia dell'edilizia.

Costruire una “casa” perfetta, tecnologica e innovativa. Non per una famiglia o una persona, ma per macchinari di grandissima precisione, enormi e che servono, in fin dei conti, a salvare vite umane con le loro immagini. Per posizionare Tac, Risonanze magnetiche , angiografie e macchinari per la medicina nucleare ed altro è necessario realizzare ambienti adeguati, in tempi rapidissimi, ma con altrettanta precisione e attenzione. In Alto Adige e Trentino ad aver trovato una nicchia in questo campo è la società storica dell’industria edile Costruzioni  Repetto srl , che recentemente ha festeggiato i cento anni dalla fondazione. Il suo titolare, l’ingegner Vittorio Repetto, ci illustra quanta attenzione e quanta perizia sono necessari per rendere possibile il lavoro di macchinari all’avanguardia e utili ai medici per poter capire come curare malattie anche molto gravi.

Come avete iniziato a lavorare in questo campo molto particolare dell’edilizia?

Una ventina di anni fa, mentre stavamo operando sull’Ospedale di Bolzano siamo stati contattati da una delle grandi imprese specializzate nella produzione di macchinari per le diagnostica con immagini di altissima qualità, la Siemens. Da allora siamo diventati loro partner per bandi e incarichi sul territorio regionale.

In cosa consiste il vostro lavoro?

Di fatto noi dobbiamo realizzare gli spazi richiesti necessari  per l’installazione dei macchinari – e cioè: risonanze magnetiche, tomografie assiali, angiografi, macchinari per la medicina nucleare e così via – spazi che non riguardano solo la sala dove verrà installata la macchina stessa ma anche se richiesto tutti le altre sale necessarie come sale di controllo, sale tecniche, di refertazione, anamnesi, di preparazione, spogliatoi, Wc e così via e talvolta gli arredi, seguendo regole stringenti. Si tratta di opere edilizie di una certa complessità e delicatezza, che prevedono particolari soluzioni: sia per quanto riguarda, ad esempio, la tenuta dei solai che devono sostenere macchinari che possono  pesare  anche oltre le 7 tonnellate; sia per la parte di isolamento da possibili interferenze esterne. Nel caso delle risonanze magnetiche, ad esempio, occorre far sì che ci sia una barriera rispetto a tutto ciò che può avere effetti sulle onde magnetiche che il macchinario utilizza. In questo caso si realizza  una sala completamente rivestita di rame la  cosiddetta Gabbia  di Faraday. Nel caso invece  delle Tac, o altre macchine dove si utilizzano i raggi X, servono sia delle pareti, che delle porte e delle visive che abbiano al loro interno materiale come il piombo per assorbire le radiazioni.

Quali sono gli aspetti più delicati?

Vittorio Repetto

I lavori si svolgono all’interno degli i ospedali e quindi il primo aspetto delicato riguarda il fatto che  si lavora in un ambito ospedaliero che è sempre attivo. Per questo occorre adattare gli interventi i vari orari lavorativi  e soprattutto le precauzioni da prendere secondo le opere da eseguire per evitare polveri ,rumori e così via, che possano impattare negativamente  con le attività ospedaliere.

E poi?

L’altro elemento da considerare è che i tempi per realizzare tutte le opere per poter installare e rendere così funzionanti i vari macchinari sono decisamente contenuti. In genere si tratta di vere corse contro il tempo . Centrare i tempi assegnati è fondamentale: più rapidamente si adegua  lo spazio, prima entra in funzione il macchinario. E così anche il numero di pazienti che l’ospedale può soddisfare aumenta e tutto ciò contribuisce anche  a ridurre i tempi di attesa.

Lo spazio realizzato a Merano per un angiografo

Tempi ristretti richiedono pianificazioni precise e molto puntuali?

Certamente., spesso partecipiamo anche alla progettazione della parte prettamente edile insieme a Siemens ,concordando anche il cronoprogramma molto dettagliato ,dove oltre alla qualità delle opere i tempi ristretti di consegna sono elementi determinanti .In questo modo per evitare molti imprevisti oltre ad ordini fatti con un certo anticipo è quello di avere fisicamente in cantiere i materiali molto prima del loro utilizzo. Certo durante i lavori nonostante  si sia pianificato tutto nei dettagli possono verificarsi degli imprevisti, in considerazione che si lavora mentre il reparto ospedaliero  sta operando .In tale situazione dobbiamo essere sempre pronti e celeri ad intervenire superando tutte le problematiche.

Quanti macchinari avete contribuito a far installare?

In Alto Adige abbiamo lavorato su quasi tutti gli ospedali e penso che possiamo dire che tra macchinari grandi e meno grandi siamo oltre la trentina/quarantina. Considerando anche quelli  installati in Trentino, sia all’ospedale di Rovereto che al Santa Chiara, l’ospedale di riferimento di Trento e della provincia. La nicchia dei macchinari per la diagnostica tramite immagini è una parte speciale  del lavoro che portiamo avanti da sempre per le strutture sanitarie.