Aziende

La produzione di rifiuti è calata con la pandemia

16 April 2021

A Bolzano l'azienda che si occupa della raccolta e smaltimento dei riufiuti domestici e commerciali SEAB ha registrato un calo della produzione in quasi tutte le tipoligie di rifiuti. Ce ne parla l'ingegnere Andrea Girinelli.

La pandemia ha avuto un impatto anche sulla produzione dei rifiuti. SEAB, azienda che a Bolzano e Laives si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di provenienza domestica e di quelli prodotti dalle aziende, soprattutto le utenze commerciali, ha registrato una diminuzione della produzione di quasi tutte le tipologie di rifiuti. Ne abbiamo parlato con l’ingegnere di SEAB Andrea Girinelli.

 

Quale è stato l’impatto della pandemia sulla produzione dei rifiuti?

Il 2020 è stato un anno molto particolare. Durante il primo lockdown abbiamo chiuso il centro di riciclaggio per circa un mese per poterci riorganizzare con un protocollo che garantisse la sicurezza nello svolgimento delle nostre attività. In quel mese le raccolte sono quindi crollate. Anche la produzione dei rifiuti è scesa visto che gran parte delle aziende erano chiuse. Poi la raccolta è ripresa, ma a fine anno abbiamo registrato una diminuzione dei rifiuti.

Ing. Andrea Girinelli (SEAB)

In un anno quanto sono diminuiti i rifiuti prodotti?

Abbiamo raccolto 5000 tonnellate in meno di rifiuti. Di questi 3-4 mila tonnellate sono rifiuti recuperabili, quelli quindi provenienti da raccolta differenziata, e il resto invece sono da smaltire, gli indifferenziati. Il calo in percentuale ammonta al 9,5 % sul totale, abbiamo registrato un – 6% per quanto riguarda i rifiuti destinanti allo smaltimento nel termovalorizzatore e un -11% sui rifiuti recuperabili. Siamo tornati indietro di quasi 20 anni, a valori del 1999. Questa per l’impatto ambientale è un’ottima notizia, ma sappiamo che è legata alla situazione straordinaria in cui ci troviamo.

Quali tipi di rifiuti sono diminuiti?

Sono calate tutte le tipologie di rifiuti. L’unica che è aumentata è l’imballaggio in plastica, salito del 6%.

Come si spiega questa controtendenza?

La chiusura di bar e ristoranti ha generato un amento del consumo domestico. Chi, per esempio, andava a pranzo fuori in pausa pranzo o a cena fuori la sera ha cambiato le sue abitudini, consumando tutti i pasti a casa. La spesa del cittadino è aumentata e così anche gli imballaggi monodose o per dosi alimentari familiari.

Avete riscontrato cambiamenti nel rapporto rifiuti differenziati e indifferenziati?

Quello è rimasto costante e si allinea con i numeri degli anni scorsi. Registriamo un 66% di rifiuti da raccolta differenziata e un 34% circa di rifiuti indifferenziati.

Con la pandemia sono aumentate le consegne a domicilio, che impatto c’è stato sugli imballaggi in cartone?

La quantità assoluta degli imballaggi in cartone è diminuita. Molti venivano infatti dal commercio o altre attività rimaste chiuse. Sono invece effettivamente aumentati gli imballaggi gettati nei cassonetti da parte dei cittadini.

Vi occupate sia di Bolzano sia di Laives, le tendenze sono state simili?

No, a Bolzano abbiamo riscontrato più variazioni, cioè una maggiore diminuzione di rifiuti, mentre a Laives i valori sono rimasti costanti. Questo è dovuto sicuramente al fatto che a Bolzano sono presenti più negozi, bar e ristornati e che la città normalmente accoglie più lavoratori pendolari e più turisti. Il flusso di turisti in autunno e in primavera è mancato e non c’è stato nemmeno il mercatino di Natale quindi anche i rifiuti prodotti dall’evento e dai suoi visitatori. L’impatto dei negozi e ristoranti chiusi a Laives è stato invece assorbito probabilmente dal consumo delle famiglie.

Come avete raccolto i dati?

Tutto ciò che viene raccolto da un camion di raccolta viene pesato prima di essere conferito a destinazione. Abbiamo così il monitoraggio di tutti i quantitativi di rifiuti differenziati separati per tipologia e li raggruppiamo in una ventina di voci. Le classiche sono carta, plastica, vetro, cartone, bio e indifferenziato, accanto a queste ce ne sono poi altre più specifiche.