Aziende

Come dare anima a una storia d’azienda

19 Luglio 2023

A Casa Marcegaglia un museo aziendale innovativo e futuristico costruito attorno al visitatore. Il contributo nella sua traduzione multimediale dell'altoatesina Acs Data Systems

Immergersi in una storia aziendale. Che prende vita in un racconto realizzato con video, audio, giochi di immagini. Soluzioni che danno un’anima a una attività apparentemente distante da passioni e emozioni come la lavorazione dell’acciaio. E che ne disvelano il lato umano, narrando la storia di una famiglia di imprenditori che affonda le sue radici negli anni ’50 del boom economico italiano. La famiglia è la storica genia di industriali Marcegaglia, il museo è l’omonima Casa Marcegaglia. Inaugurata lo scorso giugno è il frutto di un cantiere durato oltre due anni anche a causa delle difficoltà logistiche imposte dal Covid. Un contributo decisivo è arrivato dall’altoatesina Acs Data Systems, con il know how della divisione  Digital Signage guidata da Michele Kerschbaumer. A seguire la parte operativa del progetto è stato Emanuele Rossi, Head of Operations Digital Signage in Acs.

Il progetto

Per i sessant’anni di attività il gruppo Marcegaglia ha pensato a un museo multimediale che raccontasse la propria storia con un linguaggio adatto a tutti i tipi di pubblico. I contenuti sono stati raccolti partendo dai documenti storici dell’azienda che ha nel fondatore Steno il promotore dell’attività imprenditoriale oggi arrivata a oltre 9 miliardi di euro di fatturato. Lo spazio individuato è pari a 1.300 metri quadrati nel quartier generale del Gruppo, a Gazoldo degli Ippoliti in provincia di Mantova. Dentro si snoda un percorso con vasto uso di schermi, proiezioni, realtà aumentata che parla delle vicende del gruppo dalla nascita a oggi. Un progetto che guarda anche alla comunità in cui l’impresa è inserita: all’esterno è stato realizzato uno spazio verde destinato allo svago e all’utilizzo pubblico.

La sede del gruppo Marcegaglia a Gazoldo degli Ippoliti, in provincia di Mantova

La multimedialità immersiva

La particolarità del museo è proprio quella di rendere concreti e vivi documenti audio, video e cartacei dei dodici lustri di vita del gruppo. La parte dei contenuti, spiega Kerschbaumer, è stata curata dallo Studio Chiesa di Milano. Sono stati coinvolti  15 artisti a questo scopo. Da parte sua, Acs Data Systems ha dialogato per trovare le modalità di traduzione tecnologica più adeguate e efficaci a raggiungere lo scopo del museo. Il risultato? Un percorso in cui il visitatore si può immergere per vivere in modo emozionale e coinvolgente la storia aziendale.

 

La stanza “Forma dell’acciaio”

Michele Kerschbaumer

Uno spazio in questo senso è la camera immersiva con immagini che avvolgono a 360 gradi il visitatore. Si tratta della stanza denominata “La Forma dell’acciaio”. Qui un sistema di sensori consentono di interagire in modo personalizzato con i contenuti, che cambiano di volta in volta in base agli interessi di chi sta visitando in quel momento il luogo. Qui vengono rappresentati una dozzina di passaggi della lavorazione dell’acciaio.

La voce del fondatore

Un’altra sala è dedicata al fondatore Steno. La sua voce racconta la giornata tipo dell’epoca, le decisioni prese dal gruppo nella sua storia e il modo di essere delle persone che hanno costruito e fatto sviluppare l’azienda. Ma nella Casa vengono evidenziate anche la passione per l’arte con la collezione della famiglia.

Le grandi sfide del cantiere

Emanuele Rossi

Il cantiere per Acs è stato una grande sfida. Avviato e condotto durante il periodo della pandemia ha avuto una gestione molto complessa sul fronte delle condizioni di lavoro e dell’impossibilità di far lavorare in sincrono tutti le imprese coinvolte. Per questo motivo, si è fatto ricorso alla progettazione digitale fondamentale per consentire ai diversi gruppi sul cantiere di svolgere al meglio il loro lavoro singolarmente. Altra sfida è stata quella di riuscire a trovare le soluzioni tecnologiche più adatte per tradurre in maniera multimediale i contenuti del racconto aziendale. Un cantiere molto complesso, durato oltre 2 anni, e che ha visto il coinvolgimento di circa 15 collaboratori di Acs, tra progettisti, project manager e tecnici, coordinati da Rossi.