Aziende

Peer bonus, un modo per dire grazie al collega

16 Febbraio 2022

Si chiama "peer bonus" ed è un modo per ringraziare un collega per il suo aiuto o contributo ed è uno dei motivi che hanno fatto di WideGroup uno dei "great place to work".

Il broker assicurativo bolzanino Wide Group è una delle aziende certificate “Great Place To Work”. Si tratta di un riconoscimento riguardante la cultura organizzativa che identifica luoghi di lavoro di qualità, in cui l’esperienza di chi vive quotidianamente l’azienda è positiva e arricchente.

Migliore è la collaborazione, migliori sono i risultati

Gianluca Melani, amministratore delegato di Wide Group

“La conferma arrivata da Great Place to Work Italia per il secondo anno consecutivo – commenta Gianluca Melani, Managing Director di Wide Group – è la riprova del fatto che al nostro interno esiste un clima lavorativo costruito sull’ascolto, la collaborazione e il rispetto reciproco. Siamo orgogliosi e felici di ricevere questo tipo di feedback dai nostri dipendenti e collaboratori. Le persone sono la nostra risorsa più preziosa. E’ importante che si riconoscano in questa cultura aziendale, che fa dell’inclusione e della condivisione le colonne portanti della quotidianità dell’ecosistema Wide”.

Cosa sono i peer bonus

Tra le innovazioni organizzative introdotte da Wide Group ci sono i piani formativi, la banca ore solidale e i peer bonus fra colleghi. Questi ultimi sono dei bonus “da collega a collega”. Ma come funzionano in pratica? In Wide Group ogni anno vengono consegnati ad ogni collaboratore tre gettoni del valore di 50 euro lordi. Questi gettoni possono essere consegnati a tre differenti colleghe o colleghi per una serie di ragioni. Tra queste ci sono il riconoscimento di una particolare competenza, la disponibilità e l’apertura verso la novità e il cambiamento, il supporto in caso di necessità, il contributo dato all’interno di un particolare progetto o l’apprezzamento verso una crescita professionale. Al momento della consegna è richiesto di esprimere un feedback “vis a vis” al collega che riceve il gettone. Due volte l’anno il valore della somma dei gettoni ricevuti viene liquidato in busta paga.

Un’iniziativa che piace

L’iniziativa ha fin da subito riscosso molto successo in azienda poiché, oltre all’esiguo valore economico del bonus, per molti è vista come un’opportunità di vedere il bello/buono dell’altro e il valore aggiunto portato all’azienda, impegnarsi per essere migliori e meritevoli di stima e riconoscimento, mettere in pratica l’espressione di feedback efficaci. Soddisfatto anche il management dell’impresa, come conferma Melani. “I peer bonus – spiega -, così come i piani formativi, la banca ore solidale, hanno ulteriormente aumentato il clima di collaborazione, equità e coesione al nostro interno, permettendo di incrementare di molto i risultati e le performance aziendali”.