Aziende

La rivoluzione del trasporto sostenibile

27 Giugno 2023

Servono nuovi modelli di logistica per ridurre l'impatto ambientale e sociale del settore. L'esempio di Gruber Logistics, dove la ricerca e l'innovazione sono leve fondamentali per raggiungere l'obiettivo

La sostenibilità paga. Lo dimostra l’impresa Gruber Logistics che da anni ha messo in pratica misure per perseguirla nell’ambito ambientale, sociale e di governance. I principi Esg (Environment, Social, Governance appunto) sono diventati una parte fondamentale dell’identità aziendale. E il processo della loro integrazione nelle soluzioni dell’impresa produce benefici ambientali e viene riconosciuto dai committenti. Ne abbiamo parlato con il responsabile pubblic affairs sustenaibility e innovazione di Gruber Logistics, Andrea Condotta.

Su quali binari si muove l’impresa nella sostenibilità?

Le azioni concrete che mettiamo in campo ormai da anni si basano sui tre pilastri Esg. Si tratta di una serie di attività che non scaturiscono da obblighi legali o normativi, ma da una esigenza interna. Quest’anno abbiamo deciso di inserirli in maniera sistematica nel report di sostenibilità in arrivo a breve. Sulla base di quest’ultimo si definirà una road map per implementare ulteriormente l’approccio pragmatico alla sostenibilità che mira a ottenere risultati concreti.

Ci può fare qualche esempio?

Andrea Condotta

Sul fronte della riduzione della CO2 lavoriamo su tre piani. Primo: i carburanti alternativi. Secondo: l’intermodalità. Terzo: la digitalizzazione per ottimizzare il sistema logistico. Grazie ai mezzi alimentati con carburanti alternativi riusciamo a ridurre le emissioni dal 10% (metano liquido) al 95% (biodiesel), mentre l’elettrico consente di abbatterle del 60%. I biocarburanti oggi sono difficilmente battibili, ma derivando dagli scarti di produzione agricola e alimentare sono limitati. Per la decarbonizzazione su larga scala dell’economia serviranno quindi idrogeno e elettrico.

Quali aspetti tecnici vanno prima risolti?

Per l’elettrico la sfida è riuscire a superare le difficoltà di immagazzinamento, facendo batterie meno pesanti, con meno volume e che durino di più. L’idrogeno andrà prodotto usando meno energia rispetto a oggi per renderlo efficace.

Trasporto intermodale e ottimizzazione della logistica come agiscono?

Trasportando merci su nave e treno si abbatte circa il 60% di CO2, l’ottimizzazione dei trasporti consente di evitare i chilometri a vuoto dei mezzi. Non banale, visto che la merce statisticamente più trasportata nel settore logistica è l’aria, proprio perché ci sono tanti viaggi non a pieno carico. Qui la digitalizzazione è fondamentale e la applichiamo in modo approfondito alla logistica.

Razionalizzare i viaggi riduce la Co2?

La difficoltà nel gestire la catena logistica deriva dai clienti che vogliono tutto e subito e dappertutto. Noi abbiamo introdotto un servizio green sui trasporti di piccola taglia (carichi parziali e groupage): se il cliente business permette flessibilità in termini di tempistiche di trasporto, noi garantiamo che quel carico sia più sostenibile dal punto di vista ambientale e inoltre costi anche meno. Per spostare ulteriormente sulla sostenibilità la logistica in genere, servirebbe un costo aggiuntivo per far riflettere il consumatore finale sull’impatto ambientale del trasporto.

Sul fronte della sostenibilità sociale come agite?

Gruber per la parte magazzino ha avviato una politica che qualche anno fa era inusuale in Italia e che ora sta facendo tendenza: assumere direttamente il personale, e non esternalizzarlo, al fine di creare valore aggiunto per il servizio tenendo le persone a bordo dell’azienda. Veniamo così riconosciuti per la trasparenza nella gestione del personale e nella sostenibilità sociale. Anche il cliente finale sta diventando sensibile a tale tema: se un’impresa finisce sui media per il mancato rispetto delle condizioni del lavoro, a risentirne è il brand. Inoltre, le multe milionarie che sono state irrogate a molte imprese del settore stanno convincendo tanti della bontà del nostro modello.

Come impatta l’investimento in ricerca sulla sostenibilità?

La ricerca è fondamentale per andare sul mercato con servizi oltre gli standard sul piano della sostenibilità ambientale. Ad esempio, ci siamo impegnati nel campo dei carburanti alternativi. Stiamo investendo in strumenti per misurare le emissioni di Co2, con due soggetti esterni: uno che valida la metodologia di calcolo e il secondo che ci valida i dati. La vera sfida per un’azienda di logistica è quella di creare modelli innovativi che concilino le esigenze del trasporto con la sostenibilità. Siamo coinvolti in tre progetti di ricerca per creare mezzi elettrici, collaborando direttamente con la Commissione Europea. Essere sostenibili a medio e lungo termine ha a che fare con la definizione della personalità stessa dell’azienda, con i suoi valori e la vision. Ecco: in Gruber la sostenibilità è un elemento identitario.