Aziende

La conciliazione tra famiglia e lavoro è possibile

23 Agosto 2022

L'azienda Gronbach di Egna è una delle imprese altoatesine dotate della certificazione “famigliaelavoro” che attesta l’impegno nel campo della conciliazione tra famiglia e lavoro.

Sempre più imprese puntano sulla certificazione “famigliaelavoro”. In Alto Adige sono tredici le aziende che finora hanno ottenuto la certificazione “Dialogo”, che rappresenta il livello più alto che si ottiene dopo 10 anni. Per la Gronbach di Egna, impresa specializzata nello sviluppo di prodotti nel campo della cinematica, soluzioni di cerniere, guide telescopiche e linee di produzione automatizzate il percorso è iniziato nel 2009. “L’intenzione – racconta la responsabile del personale, Elisabeth Pfattner – era quella di posizionarci come datore di lavoro attrattivo in regione”. Dopo la prima certificazione nel 2012 e i successivi re-audit nel 2015 (ottimizzazione) e nel 2019 (consolidamento), il processo di Dialogo completa ora il percorso ufficiale. La conciliazione tra famiglia e lavoro resta un aspetto fondamentale della cultura aziendale.

Dal welfare al mercatino bio in azienda

L’impresa occupa un totale di 153 persone nella sede di Laghetti/Egna su un’area di produzione di 12.000 metri quadrati. In questi anni sono state sviluppate misure come una banca delle ore, un contributo economico per i genitori dei bambini in età scolare o alla nascita di un bambino, per la salute e la sicurezza dei dipendenti. Servizi particolari sono la possibilità di portare a casa il cibo dalla mensa e di poter acquistare, ogni venerdì, i prodotti locali da un contadino nei locali dell’azienda, l’azienda lo sostiene con un voucher.

La cerimonia di consegna del certificato per la conciliazione tra famiglia e lavoro  (Foto ASP/Greta Stuefer)

Le testimonianze dei dipendenti

Questa l’esperienza di Elma Kjali, operaia specializzata: “Mi sono trovata subito bene, il lavoro mi piace molto. Con due bambini avevo però bisogno del part-time. Ho fatto richiesta e l’impresa me lo ha subito concesso. In questo modo sono più vicina ai miei bambini”. Stefan Sparer, responsabile degli acquisti, è diventato papà da poche settimane: “L’azienda mi ha concesso tre giorni di ferie aggiuntivi per passare più tempo con la mia famiglia”. Per Luca Stagnoli, industrial engineer, è stata importante la possibilità dello smart working. “In questo modo in famiglia siamo riusciti a suddividerci in maniera equa le varie necessità a cui fare fronte”. Roland Demrozi, carrellista, rimarca invece come all’inizio dell’anno scolastico l’impresa predisponga dei kit scolastici per i bambini dei dipendenti che si iscrivono alla prima elementare. “Un pensiero che fa piacere anche a noi genitori”.

Maggiori informazioni sull’audit sono disponibili online al seguente link.